“Sexx” di Davide Ferrario – Conferenza Stampa

Cosa vediamo quando guardiamo? Che rapporto si stabilisce tra l’osservatore e la cosa guardata?

Affollata la Conferenza stampa odierna per il film Sexxx, inserito nella sezione Festa Mobile / Palcoscenico. Presenti il regista Davide Ferrario, il coreografo Matteo Levaggi, il direttore della fotografia Fabrizio Vacca e Paolo Manera, direttore della Film Commission Torino Piemonte.

Il regista ha raccontato di aver visto il balletto Sexxx di Levaggi per una casualità, e per la curiosità suscitata dal titolo. Positivamente affascinato dallo spettacolo, ha voluto subito far sapere al coreografo che sarebbe stato disposto a filmarlo.

Una studentessa del blog del DAMS ha fatto due domande: innanzitutto quale rapporto ci sia tra le domande che Levaggi all’inizio del film pone ai ballerini e lo spettacolo; inoltre quanto Ferrario abbia interpretato personalmente il balletto. Levaggi ha risposto che le domande iniziali erano una sorta di questionario proposto ai ballerini per capire fin dove sarebbero riusciti a spingersi. Ha spiegato che per arrivare a quel risultato sono state necessarie diverse improvvisazioni sia a livello fisico sia a livello psicologico. L’obiettivo era infatti quello di far sì che tutti si sentissero a proprio agio danzando nudi, toccandosi e baciandosi.

Ferrario afferma che il lavoro del coreografo lo ha molto colpito per la sua abilità nel trasformare gesti sensuali in danza; ha confessato che inquadrare corpi nudi è un po’ la sua fissazione (basti pensare, ad esempio, al suo film Guardami). Filmare un balletto è il filo rosso che intreccia una serie di altre suggestioni che vanno dalla pittura classica al mondo della pornografia. Nel finale del film cui vengono mostrati anche i corpi nudi di due anziani. Il regista ha infine dato notizia che il film sarà distribuito nelle sale grazie a Nexo Digital.

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Una giornalista si è prima complimentata con Ferrario per averla letteralmente ipnotizzata attraverso le immagini del film e poi ha chiesto al regista come fosse riuscito a filmare la danza in modo così “magnetico”. Ferrario ha risposto spiegando di aver visto molti video di danza prima di girare. Successivamente ha cercato di capire come avrebbe potuto riprodurre il balletto attraverso le regole proprie del linguaggio cinematografico. Costruita una sorta di storyboard, scomposto il balletto in tanti piccoli pezzi, ha chiesto ai ballerini di danzare ciascuno per un massimo di due minuti. Ha ripreso tutte queste performances in modo distinto l’uno dall’altro per portare al tavolo di montaggio materiale molto eterogeneo, cercando di mantenere visibili le differenze.  L’effetto ipnotico colto dalla spettatrice nasce, secondo il regista, dal fatto che la stessa macchina da presa è sul palcoscenico; essa diventa elemento della coreografia muovendosi e creando più dinamismo di quanto lo creassero gli stessi danzatori. In un certo senso si è trattato di una certa forzatura nei confronti del lavoro del coreografo, ma Ferrario ha voluto comunque mantenere tutta la  narratività già presente nel balletto.

Il coreografo ha raccontato di aver lavorato in passato con una coreografa di Madonna ed è contento della presenza in questi giorni a Torino della pop star americana perché potrà consegnarle un dvd del film.  Ha rivelato inoltre che il titolo del balletto è stato ispirato dal libro che Madonna realizzò una ventina di anni fa, intitolato appunto Sex.

Il direttore della fotografia ha quindi spiegato come è nata la sua collaborazione con Ferrario. Quest’ultimo aveva visto un suo cortometraggio che lo aveva molto colpito, per cui gli ha offerto il ruolo di direttore della fotografia di Sexxx.

Infine Ferrario ha ricordato che il termine “corpo” in greco è “soma”, ossia “peso”.  L’essere umano è “inchiodato” alla terra. E’ la forza di gravità ad affascinare la sua fantasia creativa: la consistenza delle cose.

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