“When We Talk About KGB” di Maximilian Dejoie e Virginija Vareikytè

Presentato nella sezione Panoramica Doc del Piemonte Movie gLocal Film Festival, When We Talk About KGB  è un documentario di Maximilian Dejoie e Virginija Vareikytè che racconta, tramite l’utilizzo di testimonianze e ricostruzioni storiche, cosa accadde a Vilnius, in Lituania, durante l’epoca dell’Unione Sovietica, quando operava il Komitet Gosudarstvennoj Bezopasnosti, meglio noto come KGB.

Questo documentario denso di contenuti è stato proiettato pochi giorni dopo ‘anniversario dell’indipendenza della Lituana dall’Unione Sovietica, avvenuta l’11 marzo del 1991. Si tratta di storia molto recente. Infatti i registi, presenti in sala, hanno confermato quanto sia stato difficile riuscire a convincere le persone a partecipare, perché molto spesso veniva richiesto di far riaffiorare ricordi ancora troppo freschi di quel buio periodo della loro vita. Dopo tre anni di lavorazione il risultato è sorprendente, soprattutto perché questo film ospita al suo interno, oltre alle testimonianze delle vittime, anche quelle dei carnefici.

Il KGB si sciolse e venne dichiarato fuori legge in Lituania nel 1991. Prima di questa data la comunità viveva consapevole che nel caso un loro caro fosse mancato per un giorno da casa senza preavviso, non lo si andava a cercare in ospedale o all’obitorio, ma direttamente negli uffici del KGB nella via centrale di Vilnius. In questa sede oltre agli uffici si trovavano le prigioni dove avvenivano le detenzioni e gli interrogatori delle personalità dissidenti al partito. Le ragioni per essere arrestati erano tra le più varie e spesso le pene molto severe.

Se quei muri potessero parlare avrebbero tantissime storie da raccontare e i registi hanno scelto un vasto campionario di dissidenti che avevano vite molto differenti tra loro. Un professore universitario, un figlio dei fiori e un collezionista di monete finirono tutti nella sede del KGB nella quale furono detenuti per anni per poi uscirne molto cambiati. Le tecniche di detenzione e di indagine ci vengono raccontate direttamente da ex agenti del KGB. Si tratta di testimonianze rare ed insolite, perché l’esposizione mediatica di questi individui potrebbe essere pericolosa per la loro esistenza.

In un Paese dove sta maturando il lutto di una storia passata non ancora dimenticata questo documentario è in grado di fare luce sugli aspetti più bui di quel periodo.

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