“Eden” di Mia Hansen-Løve

L’ultimo film di Mia Hansen-Løve assomiglia più alla corrente di un fiume che alla trasposizione di una sceneggiatura sullo schermo. Le cose accadono, i personaggi vanno e vengono, gli ostacoli diventano sempre più evidenti ma il tempo scorre in una maniera quasi impalpabile, è un continuo flusso dal quale i personaggi pericolosamente in equilibrio si lasciano trasportare senza farsi troppe domande.

Eden è la quintessenza del film francese fatto di piccoli episodi che si susseguono senza apparente importanza ma che in realtà si accumulano di volta in volta per formare alla fine un quadro d’insieme. In questo senso assomiglia moltissimo al film precedente della regista, Un amour de jeunesse, anche se con ritmi molto più serrati e impazienti, ovvia conseguenza della storia che racconta. Paul (Félix de Givry) è un adolescente aspirante DJ garage nella Parigi del French Touch degli anni ’90 (la declinazione francese della musica house, i cui maggiori esponenti sono i Daft Punk, che interpretano se stessi nel film). Con un suo amico mette su un duo, i Cheers, e inizia a fare serate.

Mia Hansen-Løve non tralascia alcun luogo comune del mestiere. la vita di Paul è infatti un’alternanza di droga, ragazze e problemi finanziari. Tuttavia lo fa con uno stile che riesce a rendere tutto leggero e vago, come se nulla di quello che accade a Paul possa veramente toccarlo o cambiarlo.

Eden (che si ispira alla vita del fratello della regista, Sven Løve, DJ garage attivo proprio in quegli anni) è un film che forse riuscirà a coinvolgere veramente solo gli amanti del genere, dal momento che la trama è talmente sfilacciata che dominano prepotentemente i momenti in cui la musica prende il sopravvento nelle tante serate in giro per il mondo. Un motivo, però, per recuperare il film è sicuramente la breve apparizione di Greta Gerwig, una vera chicca che l’attrice ormai ci regala a ogni sua interpretazione (senza dimenticare l’esilarante presenza di Vincent Macaigne, un quasi quarantenne perfettamente a suo agio in mezzo agli adolescenti).

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