Web Series sotto la Mole

La nuova frontiera della sperimentazione dell’audiovisivo e della ricerca autoriale

Il mondo delle serie tv sta cambiando, e lentamente anche l’Italia si sta preparando al passaggio da serie che nascono solo per la televisione a serie che sono fatte per sfruttare il web.

L’america di Netflix è il modello di riferimento, una società che dal 2008 offre un servizio di streaming e on demand accessibile tramite abbonamento e che prossimamente arriverà anche nel nostro Paese.

Il mercato italiano del web non è ancora cosi regolato da leggi come quello della tv, ma quello che è certo,è che il processo produttivo è profondamente diverso; le web series hanno in partenza un budget ridotto rispetto a quelle tv proprio perchè non hanno alle spalle un contratto di preacquisto da parte di un produttore che investe, ma sono i registi o altri componenti della troupe, nella maggior parte dei casi alle prime armi, che devono autofinanziarsi.

Si parla di crowdfunding, ovvero un processo collaborativo di un gruppo di persone che finanzia il proprio progetto mettendo del denaro in comune. In termini di guadagno però la questione è più spinosa perchè nel web il prodotto porta un profitto alto solo in relazione al numero di ascolti/visualizzazioni che totalizza (è il caso in particolare di piattaforme come YouTube o Vimeo). Questo presuppone che si debbano sfruttare delle strategie per catturare la fiducia dello spettatore, come ad esempio inserire nella narrazione elementi che sicuramente faranno crescere gli ascolti, e sopratutto che creino un pubblico di affezionati che sarà spinto a seguire gli episodi di quella serie. Se 10 anni fa il prodotto veniva lanciato in televisione solo se si possedevano le conoscenze e i mezzi per raggiungere il piccolo schermo, oggi grazie a tecnologie accessibili ai più e grazie al web, chiunque può concepire un progetto e farlo conoscere tramite canali immediati come YouTube.

Speriamo che anche l’Italia si sensibilizzi presto alla realtà delle web series e abbandoni il modello vecchio stampo Rai che da troppo tempo monopolizza il panorama televisivo italiano.

Samo ospita quattro autori di web series locali per un incontro diretto con i registi e la visione dei pilots delle rispettive serie.  L’appuntamento si apre con Blind Side, una web serie che sarà presentata in anteprima al prossimo Glocal Film Festival da Max Chicco per Meibi produzioni audiovisive. Occhi al Cielo è una sitcom a sfondo religioso di Sante Altizio, che prende ispirazione da Belli Dentro e Camera Cafè, serie tv che tra gli anni ’90 e 2000 hanno fatto la differenza nel panorama seriale televisivo. Infine Home-The series è un thriller drama di Epica film e Scuola Holden, scritto e diretto da due studenti della Holden. Queste serie possono essere seguite su YouTube.

 

 

 


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