Andrea Dotta tra fumetto e animazione

Vedere dal vivo la nascita di tre secondi di un futuro e possibile “cartone animato” (come si diceva quando ancora questo incredibile procedimento avveniva, per l’appunto, su carta), soprattutto per chi è amante di cinema d’animazione come me, è un vero privilegio.Questa magia è avvenuta alla fine dell’incontro con Andrea Dotta al Centro San Liborio, terzultimo appuntamento della serie Movietellers, eventi pre festival del Piemonte Movie gLocal Film Festival.
Dotta è un giovanissimo animatore e disegnatore, classe 1989, diplomato in animazione alla Scuola del Cinema di animazione di Torino. Inizia come fumettista e amante del disegno per poi dedicarsi parallelamente alla motion graphic. Durante la chiacchierata condotta da Matteo Aversano, curatore dell’evento nonché fumettista, Dotta ha spiegato la sua passione e il suo passaggio dal segno fisso al segno animato, affermando che l’animazione presenta molti meno blocchi rispetto al fumetto, non tanto sotto l’aspetto contenutistico, quanto sotto quello tecnico.
Per il giovane artista il disegno animato, e in particolar modo la motion graphic digitale, è la quintessenza della libertà.
I moderni programmi informatici assicurano una libertà maggiore rispetto al lavoro sulla carta poiché l’assenza di fogli e colori fa notevolmente abbassare i costi e quindi permette ai disegnatori di avere ripensamenti, correggere e cancellare cliccando il comando “gomma” senza buttare via migliaia di fogli e ricomprare centinaia di gomme e matite.
Questo sistema garantisce anche maggiore libertà rispetto al fumetto perché tanti passaggi solo immaginabili tra una vignetta e l’altra sono visibili sullo schermo

Dotta ha mostrato il videoclip musicale Pinuccio, realizzato per la canzone omonima della band pugliese Anonima Folk, nel quale viene raccontata in quattro minuti la vita di un operaio dell’ILVA di Taranto. Pinuccio, l’operaio protagonista, cammina felice su strade che si affacciano su acque verdi incorniciate da un cielo color bottiglia. Man mano che passeggia il suo corpo viene tagliato fino a ridursi a pezzi, con la provocatoria immagine finale di una mano staccata dal corpo che stringe fettine delle sue stesse dita che, data la forma, sembrano monete. Questa immagine in un film dal vero sarebbe risultata disgustosa, splatter, non proponibile ad un largo pubblico.

Attualmente Dotta si sta dedicando ad un nuovo personaggio, Johnny Dynamic,  un super eroe-anti eroe nato come fumetto edito dalla ManFont Comics. Johnny è un pollice e ha vari strambi amici, tra cui una mucca che funge da coscienza. Il secondo nome descrive bene la sua caratteristica principale, la dinamicità. Il simpatico personaggio è passato da fumetto a cartoon davanti ai nostri occhi.

Libertà e dinamismo sono state sicuramente le parole più ripetute da Dotta, e sicuramente caratterizzano il suo lavoro.

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