“Roberto Bolle – L’arte della danza” di Francesca Pedroni

Nella danza classica solo due ballerini hanno creato delle cesure con il passato. Sono stati grandi spartiacque, figure che hanno saputo porre le basi per l’inaugurazione di una nuova era. Il primo è Rudolf Nureyev. L’altro, Roberto Bolle. Non è poca cosa paragonare un ballerino a Nureyev, ritenuto quasi all’unanimità uno dei più grandi danzatori del XX secolo. Ma Bolle e Nureyev hanno una caratteristica comune oltre, non c’è bisogno di dirlo, al sovrumano talento: hanno abbattuto le barriere della danza classica, raggiungendo un pubblico vastissimo e cambiando le regole del gioco.

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Come l’opera lirica, il balletto si nutriva di un ristretto gruppo di appassionati ed entusiasti, ballettomani accaniti che gremivano i grandi teatri classici. Prima di Bolle e Nureyev la danza era questo: un’arte amatissima e venerata, ma da pochi.

Adesso, qualcosa è cambiato.

Roberto Bolle. L’arte della danza segue il tour dei “Bolle and Friends”, un eterogeneo gruppo di giovanissimi ballerini provenienti dai più prestigiosi teatri europei ed americani che portano in scena un gala di danza orchestrato da Bolle stesso. Quello del 2015 è stato un tour particolarmente memorabile. Facendo tappa all’Arena di Verona, alle Terme di Caracalla e al Teatro Grande di Pompei, i “Friends” hanno portato il balletto in luoghi che fino a quel momento non avevano mai prestato il proprio palcoscenico a spettacoli di danza classica. Il Gala di danza offre il grandissimo vantaggio di poter miscelare con totale libertà i più disparati quadri del repertorio di balletti classici (il pas de deux di Romeo e Giulietta, il celeberrimo Ballo Excelsior, l’Apollo di Balanchine) alle coreografie contemporanee dei grandi maestri.

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L’Arena, vale la pena ricordarlo, ha più di 14000 posti. È difficile immaginare un’altra star della danza in grado di riempire fino all’ultimo posto un simile spazio. Ma il “caso Bolle” sta proprio qui: solo lui è riuscito a creare una danza classica pop. Quest’arte così rarefatta e di nicchia diventa, attraverso il suo corpo e il suo carisma, uno spettacolo per tutti. I Gala sono una forma di divulgazione con cui Bolle ha fatto appassionare un pubblico vastissimo, iniziandolo alle più celebri coreografie di indiscussi mastri come George Balanchine e Roland Petit. Così Bolle ha trionfato nella sua impresa che oggi completa idealmente il suo cammino approdando al cinema. Per portare la danza classica fuori dai teatri e nelle case di tutti.

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