Conferenza stampa della Giuria del TFF34

“Edward Lachman, direttore della fotografia acclamato per il suo ultimo lavoro in Carol di Todd Haynes; Hadas Yaron, giovanissima attrice che ha vinto la Coppa Volpi a Venezia e subito dopo il Premio come miglior attrice proprio qui al Torino Film Festival; Mariette Rissenbeek, una donna che lavora nella promozione e diffusione del cinema tedesco in tutto il mondo; Don McKellar,  interprete del cinema di Cronenberg ed Egoyan e presente nella sezione Cose che verranno di questa edizione del TFF con Last Night; e infine Adrian Sitaru, regista romeno, paese che rappresenta il cinema più vitale e curioso degli ultimi anni in europa” così Emanuela Martini, direttrice del Torino Film Festival, presenta i cinque giurati del concorso della 34° edizione.

La differenza più importante tra questo Festival e gli altri festival internazionali è che la giuria ha a che fare con opere prime, seconde e terze e non con film di autori già affermati internazionalmente. Questa caratteristica comporta “l’attenzione sui film che potrebbero non piacere, ma che presentano interesse per la regia, la fotografia o altri particolari nascosti” sostiene Adrian Sitaru. All’interno di una programmazione così vasta “bisogna avere fiducia nei programmatori del Festival e lasciare aperte le porte della visione”, come afferma la giurata Mariette Rissenbeek; Don McKeller aggiunge che nel vedere tutti i film in concorso “si possono ammirare le tendenze del nuovo cinema, con la speranza che il film ci dia un ritratto del cinema contemporaneo e di vari Paesi”.

La responsabilità più grande risiede nel conferire un riconoscimento importante, che “influirà sulla carriera di altri”, come afferma Adrian Sitaru; e per non venire meno a tale responsabilità i giurati devono trovare un metro di giudizio pertinente al contesto: “ogni giuria possiede la sua dinamica. Io metto la mia disposizione d’animo dalla parte dello spettatore e cerco di catturare l’insieme di emozioni e sentimenti che prova nel vedere il film”, sostiene Ed Lachman.

“Il Torino Film Festival occupa un posto molto importante nel panorama dei festival di cinema internazionale”, afferma Don McKeller e per questo motivo la giuria basa il proprio giudizio sull’esperienza visiva e emotiva che il cinema può offrire. La giuria diventa così, semplicemente, lo spettatore amante della settima arte.

 

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