“Ilegitim” (“Illegitimate”) di Adrian Sitaru

Ilegitim è un film del regista rumeno Adrian Sitaru – presentato al Berlino Film Festival e vincitore del Golden Duke dell’Odessa Film Festival – che mette in scena con estrema delicatezza il tema dell’incesto tra un fratello e una sorella gemelli.

Dramma corale e familiare, il film narra di Victor, medico vedovo con un passato ingombrante da delatore antiabortista ai tempi della dittatura. Una colpa gravissima che spacca la famiglia quando questa verità viene a galla durante un pranzo: Victor avrebbe impedito a molte donne di abortire sia per far rispettare la legge sia per ragioni etiche personali.

Il personaggio del padre, rimasto il solo a portare il peso della vecchia Romania, è interpretato da uno dei più talentuosi attori rumeni contemporanei, Adrian Titieni, protagonista dell’ultimo film di Cristian Mungiu Un padre, una figlia. La contrapposizione generazionale tra nuova e vecchia Romania è peraltro il fil rouge che tiene insieme le opere molti autori del cinema rumeno contemporaneo, che narra spesso di rapporti tra padri e figli di incomprensioni ideologiche e politiche tra chi ha vissuto la Romania socialista e chi ne ha solo sentito parlare perché nato dopo la caduta di Ceausescu.

Oltre alla colpa del padre, la famiglia ha però un altro segreto da tempo celato, ovvero  la relazione incestuosa che lega i gemelli Sasha e Romeo.

L’approccio drammaturgico del regista è quello di porsi domande profonde, di natura etica, sulla vita, sull’amore e sulle responsabilità individuali. E di affrontarli nel suo film attraverso una questione ancora scottante come l’aborto e il tabù dell’incesto.

Sitaru lavora abilmente con i suoi attori, diligentemente scelti e ai quali si affida totalmente per la costruzione dell’intero film. Il regista ha lavorato con loro per capire e costruire appieno i personaggi. Durante le riprese è stato scelto di improvvisare sui temi e sulle esigenze delle singole  scene, cosicché l’approccio registico è andato definendosi attraverso una posizione obliqua, uno stile ibrido,  tra il  documentario e la fiction.  Un uso narrativo della regia, spinto ritmicamente da una struttura classica, che però indaga in modo analitico-documentaristico sul passato e sulle ragioni morali individuali di ognuno.

Un grande esperimento quello di Adrian Sitaru, che dimostra la sua grande fiducia nell’attore e nel suo ruolo, e che riesce a costruire insieme a chi recita una dialettica chiara e diretta che interviene nella costruzione stessa del film. Ilegitim è una storia profondamente intima che riguarda questioni complesse e che si avvale di un approccio registico che mira all’indagine imparziale e non al giudizio o alla sentenza. Un film che bisogna scoprire passo passo e che si può arrivare ad amare profondamente.

 

 

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