“Infinitely Polar Bear” (“Teneramente folle”) di Maya Forbes

Mark Ruffalo commuove e diverte

Dimentichiamoci la famiglia perfetta, quella in cui un bambino cresce nel migliore dei modi, mamma e papà lavorano e nessuno soffre di qualche malattia. Entriamo nel mondo di Cam (Mark Ruffalo), un uomo, un padre e un marito a cui, dopo un forte esaurimento nervoso, viene diagnosticata una forma di psicosi maniaco-depressiva, ovvero un disturbo bipolare. L’anno è il 1978 è la famiglia Stuart deve fare i conti con questo problema. Maggie (Zoe Saldana), moglie di Cam, deve prendersi tutte le responsabilità, lavorare sodo e prendersi cura delle due bambine. Ma questo non basta.Quando Cam va in cura presso una clinica, Maggie si trasferisce in un piccolo appartamento in città con le quattro figlie, abbandonando così la villetta in mezzo ai campi. Tutto questo continua a non bastare: che futuro possono garantire Maggie e Cam alle loro bimbe? Qualcosa deve cambiare! Una soluzione si presenta, ma con essa arrivano anche rischi: Maggie accetta una borsa di studio per portare a termine gli studi di economia a New York, ma la scelta la costringe a lasciare Faith e Amelia a Boston nelle mani del padre. Il film racconta i diciotto mesi in cui questo padre imprevedibile cerca di prendersi cura delle sue bambine in tutti i modi. Ci si rende subito conto che in realtà anche le piccole fanno del loro meglio per prendersi cura del padre.

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Ispirato all’infanzia della stessa regista Maya Forbes, il film racconta con un sapore agro-dolce le vicende del suo passato, con un po’ di ironia e spensieratezza. Lei stessa ha affermato che il suo vero intento era quello di far riflettere divertendo, di mettere sulla scena le problematiche che possono sorgere all’interno di situazioni simili. Esilaranti sono le due sequenze che richiamano il film Shining di Stanley Kubrick in chiave un parodica.

I personaggi incarnati da Mark Ruffalo e Zoe Saldana funzionano benissimo uno accanto all’altra, ma da sottolineare è soprattutto la performance del primo, un attore forse poco valorizzato all’interno della cinematografia internazionale, in una delle sue migliori interpretazioni. Intenso, deciso e impeccabile, totalmente immerso nel proprio personaggio bizzarro, riesce a trasmettere sia l’amore per le figlie e la moglie, che il desiderio di voler cambiare la situazione personale e trasformarsi in un uomo migliore. Il film cattura l’attenzione, commuove, fa riflettere e, nonostante tutto, fa divertire.

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