Gallery 27 novembre 2014
*Copyright by Matteo Bagnasacco*
Gallery 26 novembre 2014
*Copyright by Matteo Bagnasacco*
Gallery 25 novembre 2014
“Triangle” di Costanza Quatriglio
Triangle è il nome della fabbrica tessile che prese fuoco nel 1911 a New York nella quale morirono 146 persone, quasi tutte donne.
Il 3 ottobre 2011 a Barletta è crollata un palazzina all’interno della quale lavoravano, in nero, numerose operaie tessili di cui 5 hanno perso la vita. Continua la lettura di “Triangle” di Costanza Quatriglio
“Togliatti(grad)” di Federico Schiavi e Gian Piero Palombini
L’orgoglio italiano riemerge in Togliatti(grad)
Alla fine degli anni Sessanta nella Russia europea venne fondata la città industriale di Togliatti, dove sarebbe sorta un enorme stabilimento della Fiat. Questo viene raccontato nel documentario Togliatti(grad), di Federico Schiavi e Gian Piero Palombini. Continua la lettura di “Togliatti(grad)” di Federico Schiavi e Gian Piero Palombini
“La scuola d’estate” di Jacopo Quadri
Jacopo Quadri, diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia e collaboratore di registi come Mario Martone (è stato il montatore de Il giovane favoloso) e Francesca Archibugi, rende omaggio ad uno dei ‘pilastri’ del teatro italiano, Luca Ronconi, con un documentario sul laboratorio del Centro Teatrale Santacristina a Gubbio, dove da qualche anno si riuniscono giovani diplomati dell’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico per confrontarsi con il Maestro. Continua la lettura di “La scuola d’estate” di Jacopo Quadri
“20000 Days on Earth” di Iain Forsyth e Jane Pollard
Sono le sette del mattino, suona la sveglia e Nick Cave si alza dal letto che condivide con la sua bellissima moglie Susie Blick. Quello che è appena iniziato è il suo ventimillesimo giorno sulla terra.
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“The Big Fix” di Jeremy Kagan
Strizzando l’occhio al ’68, il giallo si tinge di commedia
Moses Wine (Richard Dreyfuss) è un detective privato che vive alla giornata. Nel ’68 era un giovane attivista a Berkeley, ma i sogni hanno lasciato spazio al disincanto. Viene assunto da una sua vecchia fiamma (Susan Anspach) per risolvere un caso di spionaggio elettorale nei confronti di un politico californiano; ma la faccenda è ben più pericolosa di quanto si immagini… Continua la lettura di “The Big Fix” di Jeremy Kagan
“Nova Dubai” di Gustavo Vinagre
“L’unica donna che mi abbia mai eccitato è mia nonna”- Erezioni paesaggistiche deturpanti della Nova Dubai
Nova Dubai è l’appellativo che gli abitanti di São José dos Campos, in Brasile, hanno attribuito ad un complesso di grattacieli in costruzione. Il regista Gustavo Vinagre, ritornato nel quartiere Jardim Alvorada della città brasiliana dopo essere rimasto per quattro anni all’estero, si ritrova davanti ad un paesaggio completamente diverso da quello precedente. Decide allora di fare un documentario per ricostruire lo spazio dei ricordi deturpati dalla speculazione edilizia e per riappropriarsene. Continua la lettura di “Nova Dubai” di Gustavo Vinagre
“Memorie – In viaggio verso Auschwitz” di Danilo Monte
Danilo, regista e protagonista, in occasione del 30° compleanno del fratello Roberto, appassionato di Seconda Guerra Mondiale, decide di regalargli un viaggio per un posto in cui sarebbe sempre voluto andare: Auschwitz. Un viaggio di riconciliazione tra i due fratelli, il cui rapporto si è rotto nel momento in cui Roberto ha intrapreso la strada della tossicodipendenza e dell’alcolismo, passando tra carceri, comunità e reparti psichiatrici.
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“One Cut, One Life” di Lucia Small
Lucia Small ritorna al Torino Film Festival a sette anni da The Axe in the Attic senza la compagnia del noto collaboratore Ed Pincus venuto a mancare il 5 Novembre dello scorso anno. In fondo però è come se Pincus fosse stato con noi in sala. Il documentario infatti è una carrellata di immagini, di esperienze e di pillole di saggezza dell’uomo e della sua malattia terminale. L’ultima pagina del suo Diaries 1971-1976. Continua la lettura di “One Cut, One Life” di Lucia Small
Quattro cortometraggi “In the Claws of Light”
In the Claws of Light è il titolo sotto il quale Davide Oberto ha raggruppato quattro film che compongono parte della sezione Italiana.corti. Un esplicito omaggio al cinema di Lino Brocka, regista filippino nonché uno dei massimi esponenti del cinema queer, scomparso prematuramente nel 1991 a causa di un incidente stradale. Continua la lettura di Quattro cortometraggi “In the Claws of Light”
“En chance til” (“A Second Chance”) di Susanne Bier
“Questo film parte dall’immagine di qualcuno che porta via un bambino da un luogo in cui non sta bene”. È con queste parole che Susanne Bier (regista danese, vincitrice del premio Oscar nel 2011 per Un mondo migliore) presenta il suo ultimo film, A Second Chance, un’opera a metà tra dramma e thriller che vede nel ruolo di protagonista Nikolaj Coster-Waldau (Il Trono di Spade, Headhunters). Continua la lettura di “En chance til” (“A Second Chance”) di Susanne Bier
“Cold in July” di Jim Mickle
Chiunque abbia letto uno qualsiasi dei romanzi di Joe R. Lansdale avrà percepito fin da subito la capacità dello scrittore di rendere “cinematografici” i suoi racconti. I suoi libri sono come un grande drive in, luogo tanto caro a Lansdale, in cui il lettore diventa uno spettatore che sullo schermo può trovare qualsiasi cosa: l’horror, il western, il noir, la fantascienza, il tutto sapientemente combinato in grandi storie surreali da leggere/guardare sgranocchiando pop corn. Continua la lettura di “Cold in July” di Jim Mickle
“Infinitely Polar Bear” (“Teneramente folle”) di Maya Forbes
Mark Ruffalo commuove e diverte
Dimentichiamoci la famiglia perfetta, quella in cui un bambino cresce nel migliore dei modi, mamma e papà lavorano e nessuno soffre di qualche malattia. Entriamo nel mondo di Cam (Mark Ruffalo), un uomo, un padre e un marito a cui, dopo un forte esaurimento nervoso, viene diagnosticata una forma di psicosi maniaco-depressiva, ovvero un disturbo bipolare. L’anno è il 1978 è la famiglia Stuart deve fare i conti con questo problema. Maggie (Zoe Saldana), moglie di Cam, deve prendersi tutte le responsabilità, lavorare sodo e prendersi cura delle due bambine. Ma questo non basta. Continua la lettura di “Infinitely Polar Bear” (“Teneramente folle”) di Maya Forbes
INFINITELY POLAR BEAR: MARK RUFFALO IS MOVING AND AMUSING
Article by: Karima Vinti
Translation by: Greta Moroni
Forget about the perfect family, the one in which a child grows up without problems, where both mum and dad have a job and nobody suffers from some kind of disease, whether it is physiological or pathological. The world of Cam (Mark Ruffalo) is that of a man, father and husband, who had a nervous breakdown. After this event, he was diagnosed with maniac depression, in other words a bipolar disorder. It is 1978, and the Stuart family is left alone dealing with this illness. Maggie (Zoe Saldana), Cam’s wife, has all the responsibility on her shoulders, as she has to work hard and take care of their two little girls. However, the family will have to face more problems.
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“For Some Inexplicable Reason” di Gábor Reisz
La commedia ungherese che non ti aspetti
Aron (Áron Szentesi), ventinovenne di Budapest, è il protagonista di For Some Inexplicable Reason, lungometraggio d’esordio del regista ungherese Gàbor Reisz, in concorso al 32°TFF.
Il giovane, neolaureato in cinema, non ha un lavoro e non sembra nemmeno troppo interessato a trovarne uno. Anzi, trascorre le giornate a struggersi per una recente storia d’amore miseramente fallita e a fantasticare di morire così, accasciandosi improvvisamente sul ciglio della strada, sull’autobus, nei luoghi e nelle situazioni più impensabili. Ha due genitori forse troppo oppressivi (ma non senza ragione) e un gruppo di amici fedelissimi con cui condivide grandi bevute, tutti con una carriera o con dei figli.
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“The Disappearance of Eleanor Rigby” (“La scomparsa di Eleanor Rigby”) di Ned Benson
Le due versioni di una storia
Quella che all’apparenza sembra essere una cosa semplice talvolta è la più complicata da spiegare. Per esempio, una storia d’amore.
The Disappearance of Eleanor Rigby racconta proprio questo genere di storia piuttosto comune e un po’ banale: c’è una coppia, un Lui (James McAvoy) e una Lei (Jessica Chastain) che si lasciano.
Sembrerebbe un film come tanti altri, ma l’opera prima di Ned Benson è veramente complessa. Continua la lettura di “The Disappearance of Eleanor Rigby” (“La scomparsa di Eleanor Rigby”) di Ned Benson
“P’tit Quinquin” di Bruno Dumont
La serie tv che sembra un film
ARTE ha lasciato carta bianca al regista Bruno Dumont per realizzare questa mini serie TV. Alla serie hanno dedicato alcune pagine i Cahiers du Cinéma dello scorso settembre: nell’editoriale Stéphane Delorne ha presentato P’tit Quinquin come una “bomba” e vede nella serie un gesto radicale. I Cahiers la considerano la produzione più pazza che sia stata realizzata da molto tempo. Continua la lettura di “P’tit Quinquin” di Bruno Dumont